I diplomati della 173ª coorte di coaching - state creando una nuova qualità degli incontri umani
- COACHING.UP

- 15 ott
- Tempo di lettura: 2 min

Ogni storia di un coach inizia in modo diverso. C’è chi arriva per curiosità, chi per una chiamata del cuore, chi per il desiderio di far emergere il potenziale degli altri. Ma a un certo punto, tutti questi percorsi si incontrano - nello spazio della presenza di coaching.
In questi mesi avete fatto, passo dopo passo, un viaggio nella profondità della professione di coach. Avete imparato ad ascoltare non solo le parole, ma ciò che si trova tra di esse. Avete scoperto il valore del silenzio, dove nascono le vere risposte. Avete imparato a essere partner, non consiglieri. A creare uno spazio in cui la persona riconosce la propria forza.
Avete vissuto centinaia di sessioni - autentiche, sincere, a volte profondamente emozionanti. Avete partecipato a mentoring, supervisioni, molte pratiche e discussioni significative. Avete conosciuto gli standard ICF, EMCC e AC - i riferimenti internazionali che definiscono l’identità professionale del coaching.
Ma soprattutto, avete costruito il vostro fondamento etico - profondità, onestà, apertura e fiducia.
Questa è la storia di persone che non cercano risposte preconfezionate, ma imparano a fidarsi del processo. Persone che sanno che il silenzio, a volte, parla più forte delle parole. Persone che hanno scoperto che le vere trasformazioni non arrivano dai consigli, ma nascono da dentro.
Avete percorso una strada in cui il coaching smette di essere un insieme di tecniche per diventare un modo di essere. Non si “fa” più una sessione - siete coach nella vostra presenza, nel vostro ascolto, nel vostro sguardo, nel vostro modo di interagire con la vita.
Oggi, con la conclusione di questa tappa, non mettiamo un punto finale. Perché il vero viaggio comincia adesso. Davanti a voi ci sono percorsi di certificazione, pratica personale, clienti, storie vive di trasformazione. Ci saranno anche sfide, incertezze, conquiste e incontri profondi.
Entrate ora a far parte di una grande comunità professionale che vive i valori della partnership, dell’etica, dell’umanità e del rispetto. Una comunità che costruisce una cultura della fiducia nel mondo.
Voi, diplomati della 173ª coorte di coaching, avete dimostrato che:
il coaching non è solo una professione, ma uno stato di presenza;
non è una tecnica, ma un modo per creare spazi di scelte autentiche;
non è un traguardo, ma un viaggio continuo verso la profondità.
Congratulazioni, diplomati della 173ª coorte di COACHING.UP!
State già contribuendo a creare il futuro del coaching.